Differenze tra sensori e trasduttori
-
Differenze tra sensori e trasduttori
Un sensore è un dispositivo sensibile posto in contatto con la grandezza fisica, oggetto della misurazione, ovvero rappresenta l’elemento compatibile e capace di raccogliere informazioni dalla grandezza fisica nell’ambiente di misura. In altre parole, viene definito sensore uno strumento, o una parte di un sistema di misura, in grado di rilevare il valore di una certa grandezza. Risulta essere, quindi, l’elemento del sistema il cui comportamento è influenzato dalla variazione della grandezza da misurare.
Ogni sensore è generalmente sensibile a più grandezze ma la sua variazione di stato è decisamente più significativa in relazione ad una specifica grandezza per il quale è stato realizzato, le altre purtroppo producono variazioni di influenza indesiderate della grandezza da misurare.
È possibile considerare il sensore come un componente di un trasduttore, che acquisisce un segnale, o una grandezza fisica. Inoltre, una catena di misura può utilizzare anche più di un sensore generando così un sistema multisensoriale. I sensori possono interagire con il sistema di misura in modo diretto o a stimolo. Nel modo diretto il sensore è sensibile a una grandezza attributo intrinseco del sistema oggetto della misura: per esempio, una termocoppia è sensibile alla temperatura. Nel modo a stimolo il sensore è sensibile alla risposta del sistema oggetto di misura quando questo è stimolato da un’opportuna sorgente.
invece…
Si definisce trasduttore un dispositivo tecnologico in grado di commutare (trasformare, trasdurre) la natura della grandezza fisica rilevata (oggetto della misurazione) dal sensore in un segnale più facilmente intellegibile ed elaborabile dagli stadi successivi della catena di misura. In altre parole, un trasduttore è in grado di fornire un output, correlato con un’entità che può essere una grandezza fisica, una proprietà oppure una particolare condizione, tale che esso sia compatibile con lo strumento di misura o la catena di misura che deve elaborare il segnale (l’output). Viene definito trasduttore, proprio in quanto rileva un segnale di un certo tipo e ne trasmette in output uno di un altro tipo.
I trasduttori, dunque, differiscono per definizione dai sensori che normalmente sono dispositivi tecnologici capaci di “sentire” ovvero è sensibile a rilevare la grandezza fisica in oggetto e trasmettere un segnale (output) allo strumento di misura.
I trasduttori vengono collegati con sistemi elettrici per fornire segnali elettrici indicativi dello stato del fenomeno percepito. Essi, quindi, consentono di misurare e controllare, per mezzo di apparecchiature elettroniche, le variazioni subite da grandezze fisiche di natura diversa quali, ad esempio, la velocità, la temperatura, la pressione… eccetera.
Sorry, there were no replies found.