Flocculazione
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Flocculazione
Con il termine flocculazione si definisce il processo chimico-fisico di un sistema colloidale in cui la fase solida tende a separarsi formando dei fiocchi in sospensione.
Alla base del processo si verificano fenomeni di adsorbimento, mentre il pH, la temperatura e la forza ionica sono fattori ambientali che non solo influenzano fortemente la flocculazione, ma anche la formazione di aggregati, ovvero fiocchi in sospensione attraverso la precipitazione di elementi disidratati.
Il processo inverso della flocculazione è detto deflocculazione o peptizzazione. La flocculazione richiede una miscelazione delicata e l’utilizzo di un flocculante polimerico con peso molecolare elevato. Il flocculante adsorbe i fiocchi di dimensioni inferiori al micron e agevola la formazione di ponti interparticellari che riempiono gli spazi presenti tra un fiocco e l’altro.
L’avvicinamento reciproco delle particelle le porta a una distanza a cui le forze di attrazione di Van Der Waals sono efficaci per ridurre la barriera energetica di flocculazione; si formano dunque dei fiocchi debolmente aggregati. L’aggregazione, il legame e l’aumento progressivo della resistenza dei fiocchi proseguono fino alla formazione di fiocchi macroscopici visibili in sospensione.
Una volta raggiunto il livello corretto di peso, dimensione e resistenza, ha luogo la sedimentazione. I fiocchi macroscopici sono molto sensibili alla miscelazione e, una volta rotti da un’eventuale forza trasversale è difficile o impossibile che si riformino. La flocculazione avviene in modo naturale quando si formano i fiocchi di neve o i sedimenti sottomarini, ma viene anche deliberatamente provocata e utilizzata nei settori petrolifero, minerario, cartario e biotecnologico.